Sabato, 26 novembre H 15.30 – Mesthriller

img-fb-1200_sibyl_pepino_libroSabato 26 novembre, alle 15:30, presso la Biblioteca Civica VEZ a Mestre (Piazzale Donatori di Sangue 10), nell’ambito del festival sulla letteratura gialla, noir e thriller “Mesthriller”, Sibyl von der Schulenburg presenterà insieme ad Alessandra Pepino la raccolta di racconti “C’è un sole che si muore. Racconti gialli e neri da Napoli e dintorni”, a cura di Paolo Calabrò e Diana Lama, patrocinato dall’Associazione Napoli Noir ed edito da Il Prato Publishing House. Modera l’incontro Davide Busato.
Napoli – con i suoi vicoli, i suoi sotterranei, i suoi leggendari ed esoterici misteri; e gli psicopatici naïf, i killer della camorra, i piccoli e grandi addetti all’illecito – è una città che sembra mostrare il suo volto più nero anche in pieno giorno. Col caldo, poi, la gente impazzisce, e allora anche la circostanza più banale e fortuita può diventare teatro per un vero e proprio spargimento di sangue…
“C’è un sole che si muore” mette insieme undici tra i migliori autori di “giallo napoletano”: dai curatori Diana Lama, Premio Alberto Tedeschi-Giallo Mondadori nel 1995, tradotta in sette Paesi e Paolo Calabrò, autore dei Gialli del Dio perverso, a Sibyl von der Schulenburg, vincitrice dei Premi Luzi e Pannunzio nel 2015 e Francesco Costa, dalle cui opere di narrativa – pubblicate con i principali editori italiani – sono stati tratti ben due film (uno con Angela Luce; l’altro, L’imbroglio nel lenzuolo, con Maria Grazia Cucinotta). Una raccolta di racconti inediti che intende colmare una lacuna attualmente presente nel noir nostrano: parlare finalmente non solo di quella Napoli-capoluogo che ha fatto la fortuna di certo immaginario ormai in buona parte stereotipato e da cartolina, ma delle tante città, campagne, coste e delle periferie, pur esse intrise di quella lingua, di quella mentalità, di quel modo d’essere tipico e unico: la “napoletanità”…
Patrocinio speciale per questa pubblicazione da parte di NapoliNoir – Associazione di scrittori fondata oltre dieci anni fa con l’obiettivo di promuovere l’aggregazione e il confronto tra gli autori del giallo d’area napoletana – qui presente in maniera massiccia, oltre che nei curatori, con le firme di Luciana Scepi, cofondatrice e presidentessa emerita, e di Ugo Mazzotta, premiato autore che scrive tanto per la carta quanto per la televisione.
A chiudere il volume Diego Lama – con il racconto “La casa triste”, prima sua pubblicazione dopo il romanzo d’esordio – vincitore del Premio Alberto Tedeschi Giallo Mondadori per il 2015.