La sofferenza di chi vive in condizioni “ristrette”, senza possibilità di fuga se non quella mentale, è qui raccontata attraverso opere d’arte evase da tante carceri italiane.
Nelle poesie, racconti e cartoline, una parola che compare sovente è “solitudine” e ha la stessa valenza a ogni latitudine: riassume lo stato di chi si sente dimenticato dal mondo.
Quest’antologia è un grido d’aiuto
alla società libera
oltre il muro…
indifferente.