Ho un atteggiamento verso gli eventi insoliti, che coinvolgono animali, che potrei definire psico-interpretativo. Ad esempio: un rospo che di notte mi salta in braccio, mi fa pensare allo spreco d’amore nel mondo e il percorso che mi ci porta è intuitivo. La riflessione è istantanea e cerca analogie nella mia vita come in una sorta di fulminea autoanalisi.
La simbologia degli animali m’interessa sempre, in ogni romanzo ne faccio uso, e sono abbastanza rapida nelle interpretazioni, ma recentemente ho fatto un incontro al quale non ho trovato spiegazione.
Mentalmente sono ancora dentro l’ultimo romanzo, storie di etruschi, lucumoni e veggenti, ma anche di animali e sentimenti odierni così, quando ho incontrato la poiana, non ero sicura se dovessi riferirla alla realtà o alla fantasia.
Quando i nostri sguardi si sono incrociati, lei era seduta sulla ringhiera della loggia; sullo sfondo il mare della Costa degli Etruschi. La poiana simboleggia la chiaroveggenza, i messaggi del mondo sotterraneo, i collegamenti spirituali oltre cose più terrene come la creatività, la saggezza e il coraggio. Cosa significava incontrarla in quel momento e in quel luogo?
S’è messa in posa per qualche scatto poi ha aperto le ali ed è volata via lasciandomi una ridda di pensieri che ancora non ho riordinato.
Forse era solo un saluto, forse invece l’input per un’altra storia.