Il rossetto è comunicazione, esalta femminilità e sensualità, molte volte è il catalizzatore dell’incontro di due bocche ma può anche limitarsi a essere solo uno strumento di scrittura sullo specchio. Sulle preferenze dei rossetti, in ordine alla psiche femminile, molto è già stato detto ma la personalità di una donna non si riconosce solo dal colore che usa.
Lo stick, il classico bastoncino di rossetto, è uno strumento di seduzione la cui cremosità e colore già racchiude tutta la sensualità che poi dovrà esprimere sulle labbra. L’espositore di rossetti nelle profumerie, attira fortemente le donne che si perdono nell’offerta multipla in tanti colori e amano la sensazione – quasi erotica – del far risalire uno stick nuovo.
Il “parco rossetti” di una donna dice molto sulla sua personalità, non tanto per il numero, tipologia, marca o colore bensì per il modo in cui i cosmetici, soprattutto i bastoncini cremosi, sono usati. C’è la donna che concepisce i rossetti come armi di seduzione e ne tiene un gran numero, sempre pronti e allineati, come fossero pezzi d’artiglieria; quella per cui i rossetti esprimono desideri irrealizzabili e ne subisce il fascino al punto da acquistarli in maniera compulsiva per poi limitarsi a guardarli ogni tanto sospirando; quella che li applica in maniera da appiattirli subito come a volerne mozzare la punta e quella che – al contrario – gira maniacalmente gli stick sulle labbra per tenerli sempre appuntiti; quella che ne acquista di ogni colore per soddisfare bisogni d’attenzione, li usa una volta e poi li butta e quella che li ama fino in fondo restando fedele a un solo colore e una sola marca. Ci sono rossetti secchi, fusi, dimenticati, rifiutati, mangiati, spezzati o spiaccicati sugli specchi; ce ne sono altri: adorati, intonsi, annusati, collezionati, leccati, baciati e accarezzati con lo sguardo. Dietro ognuno di essi c’è la storia di una donna, di un uomo, o di entrambi, e negli stick usati si leggono le insicurezze, i desideri, le manie, le certezze, l’amore, la rabbia e le provocazioni di chi li ha fatti suoi, anche di quelli che insistono nel dire che si truccano solo per piacere a loro stessi.